Arbitro:ARENA Voto: N.D.

Marcatori:2 laurenza avvocati 1 passaretti 1 traore' s.marco
Ammoniti:
Angoli:

Note: Partita spettacolare sul campo (nuovo) di pignataro maggiore sabato pomeriggio. Due tra le squadre più accreditate per raggiungere la finale del campionato amatoriale hanno dato vita ad una partita vietata ai deboli di cuore. Privi del loro mister Gennarione e del mister in seconda Nacca, quello buono, gli avvocati si sono dovuti affidare alla guida, più tecnica che tattica, del mister in terza Napolitano. Avvio vibrante della squadra forense che con un Capezzuto modello houdinì, nel senso che era in più parti del campo contemporaneamente, alla stregua dei gemelli filippini, riusciva ad imporre il proprio gioco e passava subito in vantaggio con il bomber Laurenza che fulminava l’incolpevole Molinaro con un tiro a giro, modello vucinic – storari. Non paghi gli avvocati continuavano ad attaccare sfruttando la buona vena delle gambe dell’americano munito di doppio passaporto Visconti e alla fine del primo tempo riuscivano anche a siglare la seconda rete annichilendo la compagine del mister Macaro. Nel secondo tempo, nelle fila dei leoni entravano gli italiani muniti di doppio passaporto Traorè e Anis e il s. marco iniziava subito a macinare gioco senza però riuscire ad essere realmente pericoloso ed anzi rischiando di capitolare in più di un’occasione. Solo un monumentale Guarriello, quello buono, riusciva ad evitare che la partita si chiudesse e alla fine i leoni riuscivano con la gazza Passaretti ad accorciare le distanze. A quel punto mister Macaro non sapendo più a quale santo votarsi, si votava al santo Guarriello e buttava nella mischia i fratelli Mancini ed il prof. Re Micione e con queste più che disperate mosse riusciva addirittura a pareggiare la partita su una punizione cross, forse più cross che punizione, del bomber Mancini. Negli spogliatoi mentre il s. marco festeggiava con pasticcini e spumante gli avvocati si chiedevano per la seconda volta consecutiva cos’altro dovevano fare per vincere le partite. La risposta veniva dal faro brasiliano di centrocampo Russano ed era: “segnare un goal in più…”. Ottima ancora una volta la prova del direttore di gara Monda sempre fedele al suo motto lascia correre e lascia vivere.